ChiSono
Stefano Boriani

Chi sono

Stefano Boriani è nato a Bologna il 5 dicembre del 1951 e si è laureato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna il 17 luglio del 1976 discutendo la tesi “Emangioendotelioma e Angiosarcoma dello  Scheletro” riportando la votazione di 110 /110 e lode

Lo studio fu poi pubblicato su Cancer.

Specializzato in Ortopedia e Traumatologia nel 1979, discutendo la tesi “Metastasi ossee da Neuroblastoma” riportando la votazione di 70 /70 e lode. Lo studio fu poi pubblicato sul Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia.
Assunto dall’Istituto Rizzoli il 1° febbraio del 1978, lavorando prima all’istituto Codivilla Putti in Cortina d’Ampezzo poi al Centro Traumatologico Ortopedico di Bologna.

La maggior parte dell’attività professionale era dedicata alla Traumatologia dello scheletro, trattamento delle Infezioni ossee, all’Ortopedia Generale. L’attività di ricerca continuava presso il Centro Tumori dell’Istituto Rizzoli.

1980

Dal 1980 assunto presso la sede centrale degli Istituti Rizzoli, prima presso la 3° Divisione di Ortopedia e Traumatologia diretta dal Prof. Francesco Ruggieri, prevalentemente dedicata alla Traumatologia.

A partire dal 1982, presso la Clinica Ortopedica diretta dal Prof. Mario Campanacci, a prevalente indirizzo Oncologico, iniziò ad occuparsi di Tumori Ossei Vertebrali. Nel 1986 fu a Marsiglia per uno stage di 2 mesi presso la Divisione diretta dal Prof. Renè Louis. A più riprese per periodi più brevi si spostò a Parigi presso la Divisione diretta dal Prof. R.RoyCamille presso l’Ospedale Pitiè Salpetriere. 

Grazie alle frequenti visite al Rizzoli dei più grandi esperti di chirurgia dei tumori (fra i quali Bertil Stener e  Frank Sim) e di Patologia dei tumori ossei (D.Dahlin) e all’esperienza pratica nel campo dei tumori dello scheletro, fu possibile applicare ai tumori della colonna vertebrale gli stessi criteri di stadiazione e di trattamento che avevano consentito eccellenti risultati nel trattamento dei tumori ossei degli arti. 

Nell’ottobre del 199, in coppia con il Dr. R.Biagini, eseguì la prima Vertebrectomia in blocco con criteri oncologici in un Cordoma di L3 (doppia via d’accesso con la tecnica di RoyCamille). Si trattò del primo intervento di questo tipo (pianificazione sulla base di criteri oncologici ed esecuzione finalizzata alla resezione in blocco a margine ampio) eseguita al Rizzoli e molto probabilmente in tutta Italia. Da allora il numero di interventi di resezione oncologica di tumori ossei della colonna vertebrale eseguiti dal Dr.Boriani e dalla sua equipe ha raggiunto il numero di oltre 261.

Si tratta di una delle più ampie esperienze mondiali da parte di una singola equipe.

1994

Dal  1994 ebbe la direzione del Modulo Organizzativo per il Trattamento dei Tumori Vertebrali all’interno della Clinica Ortopedica diretta dal Prof. Campanacci. Parallelamente continuava l’attività clinica e sperimentale nel trattamento della traumatologia degli arti. In quel periodo si stavano sviluppando le tecniche di osteosintesi endomidollare con chiodi bloccati. Grazie all’attività all’interno di un gruppo di studio multicentrico internazionale  in quanto membro  del Technical Commitee di  AIOD (International Association for the Study of Dynamic Fixation) alcuni chiodi di nuova generazione come il chiodo Gamma e il chiodo Gamma-lungo vennero impiantati al Rizzoli fra i primi centri in Italia Boriani fu uno dei fondatori del CIOD (Club Italiano dell’Osteosintesi Dinamica), una società scientifica fondata al Rizzoli nel 1990 per lo studio e lo sviluppo delle nuove tecniche di osteosintesi. Da febbraio a settembre del 1996 divenne Primario della Divisione di Chirurgia Vertebrale Santa Corona a Pietra Ligure

1996

Nel settembre 1996, divenne Primario della Divisione di Ortopedia e Traumatologia dell’ Ospedale Maggiore in Bologna.  Trattandosi di sede del Trauma Center la missione era di sviluppare le tecniche di stabilizzazione vertebrale per permettere un trattamento completo del politraumatizzato e conseguire un migliore risultato nei traumatizzati vertebromidollari. L’attività della divisione nel campo della chirurgia vertebrale era non solo concentrata sulla traumatologia, ma anche nel campo delle patologie degenerative del rachide e soprattutto neoplastiche.

Nel settembre del 2009 si trasferì presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli per istituire una Struttura Complessa specificamente dedicata al trattamento dei Tumori vertebrali e della patologia degenerativa complessa della colonna vertebrale, con ottimi risultati sul piano clinico e sul piano della produzione scientifica.

Dal 1° settembre 2017 Stefano Boriani ha iniziato una nuova attività clinico assistenziale e didattica presso un altro IRCSS, l’Istituto Galeazzi di Milano, nel ruolo di:

Responsabile della Chirurgia dei Tumori Vertebrali e Direttore del Programmadi Insegnamento della Divisione GSpine4

Innovazioni

L’intensa attività nel campo della diagnosi e del trattamento dei tumori vertebrali ha consentito a Boriani di sviluppare un Sistema di Stadiazione dei Tumori Vertebrali dedicato alla archiviazione elettronica dei casi e alla pianificazione della chirurgia in rapporto alla estensione locale (WBB Staging System). Combinato con la classificazione di Enneking dei tumori ossei consente di scegliere il trattamento più opportuno.

Si tratta di un sistema ampiamente utilizzato nel mondo, costantemente citato nella gran parte dei lavori scientifici dedicati allo studio e al trattamento dei tumori vertebrali.

Una seconda innovazione è stata la proposta di: un Sistema di Ricostruzione della colonna vertebrale dopo escissione oncologica. Si tratta di un sistema modulare in materiale composito (Fibre di Carbonio e PEEK) che si adatta ad ogni segmento resecato e consente una stabilità immediata e a lungo termine grazie alla eccellente promozione della formazione di osso all’interno delle cages in composito. Questo sistema può essere connesso con gli impianti di fissazione posteriore o anteriore.

Infine, nell’ambito del gruppo di studio internazionale del quale è stato co-chairman e ora membro dello Steering Commeetee, ha collaborato allo sviluppo del SINS (Spine Instability Neoplastic Score), un sistema di stadiazione in grado di prevedere il grado di stabilità o di rischio di frattura di una vertebra affetta da una neoplasia. Scopo di questo sistema è di promuovere una migliore interazione fra i diversi specialisti coinvolti nel trattamento multidisciplinare delle neoplasie vertebrale.

Assieme al suo collaboratore Dr. Gasbarrini ha messo a punto una Flow-Chart per il trattamento delle metastasi vertebrali. Si tratta di un percorso terapeutico basato sulle caratteristiche cliniche locali e sistemiche del singolo paziente, che si trova così al centro della scelta terapeutica. Una caratteristica di questa Flow-Chart, che la differenzia da altre classificazioni e stadiazioni è di basarsi su protocolli e collaborazioni multidisciplinari e di potersi man mano adattare ai progressi sia chirurgici che radioterapici e oncologici.

Esiste una App scaricabile gratuitamente (iSMT) che consente di seguire questo percorso sullo smartphone o sul tablet, rendendo così il percorso facilmente condivisibile.

Stefano Boriani ha fondato una associazione di volontariato per supportare l’attività di medici e operatori sanitari in Mozambico. Si tratta di MSA (Medical Support for Africa), mediante la quale è stato possibile formare specialisti, fornire material sanitario, collaborare alla costruzione e al funzionamento di strutture assistenziali.