Interventi di escissione in blocco

Interventi che rimuovono il tumore in un unico pezzo, completamente circondato da tessuti sani. Con questa tecnica il chirurgo non viene mai a contatto con il tumore, ma seziona i tessuti sani circostanti: il fine è di non lasciare in sede nemmeno frammenti microscopici di tumore. Il vantaggio è un sostanziale miglioramento della prognosi dei tumori maligni. Il limite è sia la possibilità di dover sacrificare elementi anatomici importanti se questi fanno parte della periferia (cosiddetto “margine”) del tumore, con conseguente perdita funzionale, sia un più alto tasso di complicazioni, trattandosi di interventi di lunga durata (10-12 ore e anche più).

  • Vertebrectomia “in blocco” (enbloc, monoblocco, spondilectomia totale sono sinonimi). Rimozione in blocco del tumore e del tessuto sano che lo circonda (“margine”) e rimozione a frammenti della rimanente vertebra per ottenere tale scopo. Ne risulta la necessità di ricostruire uno o più segmenti vertebrali mediante Artrodesi sia anteriore che posteriore.
  • Sacrectomia “in blocco” Resezione di un tumore che si trova all’interno del sacro: in questo caso il “margine” è rappresentato dalla porzione terminale della cauda equina.