34° congresso NASS

NASS

Sono stato a Chicago per il 34° congresso del NASS (North American Spine Society), una delle più autorevoli società scientifiche di chirurgia vertebrale.
I congressi del NASS hanno una forte componente dedicata alle strumentazioni e alle tecnologie.
Partecipare a questi meeting consente di prendere contatto con tutto ciò che di nuovo viene
proposto dall’industria, ma anche quali sono le prospettive future

Quali sono gli obiettivi del Congresso?

Gli obiettivi del 34° congresso del NASS sono la discussione dei nuovi sviluppi scientifici e
tecnologici e dei nuovi standard di cura, alla luce della evidenza e valutando l’impatto sulle
politiche sanitarie.
Sono previste numerose dimostrazioni pratiche dell’applicazione di nuove tecniche e il confronto fra esperti in sessioni teoriche e pratiche.
Il meeting è caratterizzato da un uso allargato degli strumenti di comunicazione. Non più poster
presentati come manifesti attaccati a pareti mobili, ma nemmeno presentazioni su computer.
Grazie ad una APP è possibile non solo leggerli, ma interagire con gli autori in tempo reale.

Le strumentazioni chirurgiche e le nuove tecnologie sono presentate da oltre 350 espositori
industriali presenti al NASS . Quest anno le novità possono essere provate sul posto e numerosi sono gli spazi nei quali è possibile testarle direttamente e discuterne con gli esperti sia chirurghi che ingegneri.
Il grande spazio nelle sessioni di presentazione orale è occupato dalla chirurgia mininvasiva: la
nuova frontiera è la chirurgia endoscopica. Gli interventi di ernia discale possono essere eseguiti mediante tecniche percutanee (con una incisione di un centimetro) mediante strumenti miniaturizzati e telecamere di pochi millimetri.

Al congresso del NASS appare chiaro che il futuro è ormai decisamente rivolto verso la realtà virtuale e la robotica, sia come forme di insegnamento (senza più lo studio su cadaveri o su animali), sia come tecnica di trattamento chirurgico. Provocatoriamente si dice già che si arriverà alla chirurgia senza chirurgo. La robotica è già entrata nell’armamentario di molte specialità mediche e chirurgiche e si sta velocemente proponendo anche in chirurgia vertebrale.

Il chirurgo rimane tuttavia colui che decide ed esegue l’intervento, i sistemi di navigazione, di realtà virtuale e i robot sono raffinati strumenti che consentono tecniche sempre meno aggressive e sempre più efficaci.

I miei prossimi impegni scientifici

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La settimana prossima sarò a Bari per una relazione al Congresso Nazionale della Società di Ortopedia e Traumatologia

Parlerò della valutazione del rischio di frattura in una vertebra affetta da tumore. Si tratta di un argomento molto interessante e delicato perchè, dalla comprensione della stabilità della vertebra, si deve decidere il trattamento. 

Il 16 e 17 novembre sarò a a Milano, dove si terrà l’8° meeting Budapest-Milano-Basilea. Quest’anno organizzato da me. Attendiamo circa 120 partecipanti. La lingua ufficiale è l’inglese, ci saranno i più quotati esperti di chirurgia dei tumori ossei verterbali e di chirurgia di casi complessi nell’anziano

 

 

Il 1° dicembre sono a Seul, invitato a tenere due conferenze alla Samsung University, sede del reparto di chirurgia vertebrale più importante della Corea del Sud.

Il 7 dicembre sono a Phoenix in Arizona, invitato a tenere una conferenza sulla chirurgia dei tumori cervicali alla riunione annuale della Società Internazionale della Chirurgia della colonna cervicale.

L’utilità dei Congressi

I Congressi sono motivo di crescita costruttiva

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L’utilità dei Congressi

Oggi sempre più spesso l’utilità dei congressi medici viene messa in dubbio, soprattutto quando vengono organizzati in ambienti di particolare attrattiva.

Dal mio punto di vista ogni congresso, ma anche ogni invito a fare lezioni o conferenze è motivo di crescita intellettuale. Non c’è niente di più costruttivo che confrontare con altri le proprie idee, anche quelle più’ solidamente radicate.

Mi è capitato più di una volta di cambiare prospettiva soprattutto nelle situazioni in cui oltre a chirurghi ortopedici e neurochirurghi erano coinvolte altre figure come oncologi, radioterapisti ecc.

Una valida opportunità per confrontarsi attraverso lo scambio di opinioni professionali

In alcuni casi una discussione accesissima partita da posizioni diametralmente opposte si è poi trasformata in una vera collaborazione multiprofessionale.

Preparare una lezione, una conferenza o una relazione ad un congresso e’ uno stimolo eccezionale per continuare a studiare e aggiornarsi, anche alla mia non più tenera età: posso dire di non aver mai presentato due volte la stessa relazione.

Inoltre dover raccontare la mia esperienza e le mie idee è una grande motivazione a leggere prima le opinioni altrui.

Tutto questo si traduce nella possibilità di offrire ai pazienti soluzioni non solo basate sulla mia esperienza, ma anche sui risultati ottenuti altrove.